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Tuğrul Tanyol, “Lo specchio ti rigetta”

Con questa poesia contenuta nell’antologia “Il vino dei giorni a venire – Poesie 1971-2016” auguro buon voto a tutte e tutti coloro che vivono in Turchia!

Lo specchio ti rigetta

Come puoi guardarti allo specchio

lo specchio ti rigetta

non te ne accorgi

ma la Turchia ti rigetta.

Il bambino per strada

il neonato nella culla

la donna in attesa dell’uomo

l’uomo che ha nostalgia della donna

li hai uccisi tutti tu.

Ethem,

Ali Ismail,

Berkin nei suoi quindici anni

forse non avrai impugnato un’arma

ma li hai colpiti con le tue parole

i tuoi occhi

la tua presenza…

lo specchio ti rigetta

il vuoto che si stende dagli occhi alla mente

risuona nel tuo cranio:

sono un traditore

traditore

traditore…

il tuo specchio esplode di ribrezzo

quindi un uccello

disegna nell’aria un cielo azzurro

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La poesia di Tanyol su Radio 3

La poetessa Maria Grazia Calandrone ha incluso la poesia ‘Van Gogh ‘di Tuğrul Tanyol nella trasmissione da lei curata ‘Poesia in technicolor’. Tanyol è l’unico poeta turco a essere stato incluso nella serie, il che, come curatore del volume “Il vino dei giorni a venire” (Ladolfi 2016) mi onora ulteriormente. La puntata può essere scaricata qui:

https://www.raiplayradio.it/audio/2019/02/Poesia-in-technicolor-Radio-3-f7cdd9bf-74e2-49fc-85cf-b3bbac0c658f.html

Buon ascolto!

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Tuğrul Tanyol, “Gezi Parkı”

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Cinque anni fa scoppiava la protesta per l’abbattimento degli alberi di Gezi Park, l’ultimo spazio verde di Beyoğlu (nella foto, la folla che sfidando il blocco dei trasporti tra le due sponde di Istanbul raggiungeva il parco dalla parte asiatica). Il poeta Tuğrul Tanyol, come tanti altri intellettuali, sosteneva la protesta in modo lirico, così:

Da Tugrul Tanyol, Il vino dei giorni a venire – Poesie scelte 1971-2016, Ladolfi Ed. 2016.

Gezi Parkı

 
ağacın dalı
her şeye rağmen
gökyüzüne uzanır
avuçlamak istermiş gibi
ilk ışığı
onun için
karanlık adam sevmez yeşili

 

ağacın gövdesi seni çağırır
git kucakla onu, göreceksin
bir sevgiliye sarılmak gibidir,
kökleri
sana geçmişi gösterir

 

ormana uzaktan baktığında
o uzak yemyeşil çizgiye
varmak, varamamak arası,
parklar, bahçeler
kentin ara sokakları
ağaçlar insanlarla yaşamaya razı
insanlar değil

 

yerçekimi! ayağını sağlam bas
ağaç çoktan bulmuş
senin arayıp durduğun yeri

 

Gezi Park

 
il ramo dell’albero
malgrado tutto
si distende nel cielo
come a prendere nelle mani
la prima luce
è per questo
che l’uomo oscuro non ama il verde

 

il corpo dell’albero ti chiama
corri ad abbracciarlo, vedrai
è come abbracciare l’amata,
le radici
ti mostrano il passato

 

osservando il bosco da lontano
nell’incerto raggiungere
quella linea verdissima:
parchi, giardini,
vicoli della città
gli alberi amano vivere con gli uomini
gli uomini no

 

gravità! tieni i piedi ben saldi
gli alberi hanno scoperto da tempo
il luogo che tu cerchi ancora

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Un’estate con la poesia turca in Italia

Care lettrici e cari lettori,

dopo una lunga assenza dal blog sono felice di fare un piccolo bilancio dell’estate letteraria fra Turchia e Italia. Ebbene, non possiamo che essere contenti! Sul fronte della comunicazione, va registrata l’apertura del portale kaleydoskop.it, curato da un intrepido gruppo di esperte di Turchia che è riuscito a coinvolgere numerosissim* crowdfunders e a lanciare un sito stimolante e accattivante. Vi invito caldamente a visitarlo!

Per ciò che riguarda la narrativa, dopo l’uscita del libro di Can Dundar “Arrestati” (Nutrimenti ed.), tradotto da Giulia Ansaldo, occorre festeggiare la pubblicazione di un grande classico della letteratura turca contemporanea, “Coricarsi e morire” di Adalet Agaoglu, tradotto da Fulvio Bertuccelli per L’Asino D’Oro edizioni e appena arrivato in libreria…

E dulcis in fundo, la poesia: in occasione del festival di Genova avevo postato una traduzione da Nurduran Duman, ospite turca dell’evento. Settembre, poi, è stato davvero denso, con un festival a Venezia cui hanno partecipato Selahattin Yolgiden, Gonca Ozmen, Gokcenur C. ed Efe Duyan, tutti poeti che ho già tradotto su questo blog. Infine, con mia infinita soddisfazione, il Cabudanne de Sos Poetas di Seneghe ha ospitato Tugrul Tanyol, del quale abbiamo presentato il libro “Il vino dei giorni a venire” (Ladolfi Ed., 2016) in un evento davvero esaltante, con un pubblico numeroso e attento. Per l’occasione ho tradotto una poesia finora inedita, che fra qualche giorno condividerò sul blog (stay tuned!). L’incontro sarà presto disponibile sul canale youtube del festival, https://www.youtube.com/user/PerdaSonadoraSeneghe/videos

Insomma, tante belle notizie, e tanta letteratura turca che raggiunge il pubblico italiano, con piccoli ma importanti passi per conoscersi a vicenda…

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“Il vino dei giorni a venire”: Un articolo di Giuseppe Conte e un post su Centropens.eu

Il poeta italiano Giuseppe Conte ha pubblicato per “Il Giornale” un articolo sulla poesia di Tugrul Tanyol in occasione della pubblicazione del libro “Il vino dei giorni a venire – Poesie Scelte 1971-2016” (Ladolfi 2016).
http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/tugrul-tanyol-turco-e-laico-aragon-e-i-sufi-1385855.html
Inoltre, da oggi è disponibile sul sito del Centro di Ricerca PENS un assaggio del libro con due poesie e un estratto dall’introduzione al volume:
https://www.centropens.eu/materiali/articoli/item/65-il-vino-dei-giorni-a-venire-la-poesia-di-tu%C4%9Frul-tanyol

Buona lettura!

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Festival “Europa in Versi 2017”: Premiati Ergülen e Tanyol

I poeti turchi Haydar Ergülen e Tuğrul Tanyol hanno partecipato al festival “Europa in Versi” che si è svolto a Como venerdi 7 e sabato 8. Nella foto i due poeti nel corso di una lettura al liceo Paolo Giovio; è stato per me un grande onore accompagnarli e naturalmente fare da interprete negli incontri con pubblici numerosi, differenti e molto appassionati! Nel corso della manifestazione Ergülen ha ricevuto una targa in riconoscimento del suo impegno per la promozione della poesia in Turchia, mentre Tanyol ha ricevuto dalla giuria presieduta da Milo De Angelis il premio “Europa in versi” alla carriera… Ecco un po’ di foto!

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Tuğrul Tanyol and Cenk Gündoğdu at the Nilüfer Poetry Library

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The extraordinarily active Şiir Kütüphanesi (Poetry library) of Nilüfer-Bursa will host poets Cenk Gündoğdu and Tuğrul Tanyol for a dialogue on poetry. The event will take place on 25 April, but before that… stay tuned!

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Tuğrul Tanyol “Lo specchio ti rigetta” (“Ayna reddediyor seni”)

La poesia politica in Turchia sta vivendo un momento di nuovo slancio. Indubbiamente si tratta di un riflesso dei cambiamenti sociali e politici che investono il paese sin dall’ascesa al potere di Erdoğan e del suo partito. Le proteste di Gezi hanno stimolato ulteriormente la produzione e traduzione di poesia politica. Tanyol, di cui su questo blog si possono trovare numerose poesie, si è cimentato con vari testi molto recenti e in gran parte inediti con temi socio-politici. Buona lettura!

Lo specchio ti rigetta

Come puoi guardarti allo specchio
non te ne accorgi
ma la Turchia ti rigetta.

Il bambino per strada
il neonato nella culla
la donna che aspetta suo marito
l’uomo a cui manca la propria donna
li hai uccisi tutti tu.
Ethem,
Ali Ismail,
Berkin nei suoi quindici anni

forse non avrai impugnato un’arma
ma li hai colpiti con le tue parole
i tuoi occhi
la tua presenza…
lo specchio ti rigetta
e tu osservi il vuoto
il vuoto che ti si stende
dagli occhi alla mente
risuona nel tuo cranio:
sono un traditore
sono un traditore
un traditore…

lo specchio che guardi esplode di ribrezzo
poi un uccello
disegna nell’aria un cielo azzurro

Ayna Reddediyor Seni

nasıl bakabiliyorsun aynada kendine
ayna reddediyor seni
farkında değilsin
Türkiye seni reddediyor.

sokaktaki çocuk
beşikteki bebek
kocasını bekleyen kadın
kadınını özleyen adam
katilisin hepsinin.
Ethem’in
Ali İsmail’in,
ve on beşindeki Berkin

silah almadın belki eline
sözlerinle vurdun
gözlerinle vurdun
varlığın…
ayna reddediyor seni
ve sen boşluğa bakıyorsun
gözlerinden beynine uzanan boşluk
kafatasının içinde çınlıyor:
ben hainim
ben hainim
ben hain…

tiksintiyle çatlıyor baktığın ayna
sonra bir kuş
mavi bir gökyüzü çiziyor havaya

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Tuğrul Tanyol, “La rosa bianca” (“Beyaz Gül”)

La rosa bianca

la rosa bianca
il sogno che scorre dagli occhi
fra le mani, per un istante
tienimi il capo

la rosa bianca
sorriso, speranza
dimenticami là dove
mi tenevi la testa

la rosa bianca
la purezza in realtà
è solo abitudine, mentre la domanda
si fa grinza sulla fronte

la rosa bianca
aria che stilla dal violino
ricordare non è poi difficile
anche a distanza di anni

la rosa rossa
ama la bianca alla follia
continua a cercarla disperata
se l’edera avvolge la casa

la rosa bianca
guarda, è là
l’orologio del cuore si arresta di colpo
e nel mentre passano i secoli

la rosa rossa,
se affonda la spina estratta dal petto
si risveglia e rivede la sua giovinezza
nello specchio dimenticato per anni?

il tempo si è mescolato alle rose
e ha spirato dolcemente
per campagne e giardini
perchè guarda, l’amore non finisce

un bocciolo freschissimo
si infiamma in cima al gambo

 

Beyaz Gül

beyaz gül
gözün üzerinden kayan hayal
ellerinin arasında bir an
başımı oraya al

beyaz gül
gülümseme, umut
beni başımı koyduğum
yerde unut

beyaz gül
saflık derken aslında
alışkanlık, bir soru
kırışırken alnında

beyaz gül
kemandan dökülen arya
anımsamak zor mu
yıllar bile girse araya

kırmızı gül
beyaza deliler gibi aşık
umutsuzca aranır durur
evi sararken sarmaşık

beyaz gül
dikkatle bak, orada
kalbin saati ansızın durur
yüzyıllar geçer arada

kırmızı gül, göğsünden
kopardığı dikeni
batırsa, yılların unuttuğu aynada
uyanıp görür mü gençliğini

zaman güllere karıştı
üfledi kendini usulca
kırlar, bahçeler boyunca
aşk bitmez çünkü bak

yepyeni bir gonca
tutuşan sapın ucunda

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“The 1980s Generation in Turkish Poetry”

On Monday December 2, 2013 the Mimar Sinan University for Fine Arts in Istanbul will host a day-long symposium on the place of the Generation of the 1980s in the Turkish poetry panorama. The keynote speaker will be the literary critic Doğan Hızlan. The first session (10:30-12:00) will be chaired by Prof. Dr. Abdullah Uçman, and will host some of the scholars and literary critics who have studied the poetry of the 1980s: Bâki Asiltürk, Emel Koşar, Alphan Akgül, Haluk Öner; in the second session (13:30-17:00) the most active poets of that generation, namely Tuğrul Tanyol, Ali Günvar, Haydar Ergülen, Adnan Özer, Oktay Taftalı, Metin Celâl, and Vural Bahadır Bayrıl will participate in the discussion.

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30 November 2013 · 14:36